Si è da poco conclusa SPS Italia a Parma, l’evento di riferimento nel nostro Paese per l’automazione digitale. Quasi 37.000 partecipanti e oltre 800 espositori hanno animato la fiera, tornata in presenza dopo due anni di stop per la pandemia. Le molte novità tecnologiche presentate confermano un’evoluzione costante del manufacturing guidato da digitalizzazione, automazione avanzata, AI e IoT, edge computing e sostenibilità ambientale.
Uno dei temi di maggior interesse è il 5G. La vera rivoluzione portata da questa tecnologia si vedrà nell’ambito professionale, più che in quello consumer. Nel 2020 sono stati definiti gli standard tecnologici della fase 2, denominata “industrial 5G”, e dallo scorso anno sono iniziati ad arrivare sul mercato i primi device industriali pronti a sfruttare queste caratteristiche. I casi commerciali sono ancora pochi, ma le potenzialità sono state già dimostrate nelle sperimentazioni portate avanti negli anni scorsi.
Un altro focus di SPS Italia è stata la sostenibilità. Sempre più innovazioni nel campo dell’industria intelligente sono realizzate dando priorità alla sostenibilità dei processi e dei materiali utilizzati, all’efficientamento dei prodotti e alla decarbonizzazione delle attività produttive. Uno studio realizzato da SPS in collaborazione con i partner ANIE Energia, +CIM4.0, MADE Competence Center I4.0 e Porsche Consulting ha evidenziato come il 90% delle aziende manifatturiere abbiano già avviato programmi di sostenibilità e il 60% di questi hanno una valenza strategica. Oltre il 45% delle imprese si aspetta di vedere i primi risultati di questi interventi entro due anni.
La transizione digitale e quella ecologica possono essere considerate due facce della stessa medaglia e guideranno i prossimi sviluppi nel manifatturiero. Le tecnologie svolgono un ruolo molto importante in questo passaggio. Le “tween transitions” non si limitano alla dimensione ambientale ma comportano una trasformazione a 360 gradi. Portano le aziende ad innovare anche i modelli organizzativi, i processi e i prodotti per rispondere alle nuove aspettative degli end-user anche sulla facilità di utilizzo e di servizio. La transizione digitale inoltre ha il vantaggio di trasformare la sostenibilità da costo a valore grazie al PNRR che diventa l’attivatore di un processo di evoluzione green per il Paese. Ma per realizzare pienamente questi cambiamenti, soprattutto nelle PMI, occorre puntare sull’evoluzione culturale e sulla formazione non solo degli imprenditori ma anche dei tecnici e del personale specializzato.
Un altro tema interessante emerso durante SPS Italia è la decentralizzazione dell’intelligenza all’interno di una macchina o di un sistema automatizzato. I sensori si sviluppano oggi in modo sempre più smart per svolgere funzioni un tempo demandate ad unità di controllo centrali. È possibile impiegare sensori che rilevano l’usura della macchina, tag RFID che indicano alla macchina se è configurata correttamente o moduli I/O che possono decidere in modo indipendente di azionare un attuatore. Ad esempio i nuovi sensori sono in grado di individuare autonomamente eventuali inceppamenti ad una linea di smistamento merci lungo un nastro trasportatore e reagire per rimuovere il blocco. I sensori radar segnalano la presenza e la distanza di mezzi, come camion o muletti, nelle vicinanze di gate logistici per il carico e scarico, contribuendo così alla sicurezza del lavoro. L’intelligenza decentralizzata trasforma i dati della macchina in informazioni vitali, aprendo la strada ad una nuova era dell’automazione.
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