Il confezionamento sottovuoto ha trovato ampia applicazione da quando è stata inventata la plastica e si è diffusa la pratica di sigillare gli alimenti con le pellicole realizzate con materiali termo-plastici. Questo metodo di conservazione permette di aumentare la shelf-life dei cibi freschi e deperibili, togliendo tramite la rimozione e riduzione del contatto con l’aria. Una variante è il confezionamento in “atmosfera protettiva” (MAP) che sostituisce l’aria con una miscela di gas inerti.
I due sistemi di conservazione si basano sullo stesso principio: isolare l’alimento dal contatto con l’aria e quindi con l’ossigeno. In questo modo si inibisce l’azione di batteri, muffe e di tutti quei microrganismi aerobici che hanno bisogno dell’aria per vivere e moltiplicarsi. Vengono rallentati i processi che portano a modificare le caratteristiche nutritive ed organolettiche dei cibi, l’aspetto esteriore, l’aroma, la consistenza e la digeribilità. Inoltre si ritardano i fenomeni di ossidazione e di irrancidimento dei grassi. Grazie al confezionamento sottovuoto gli alimenti si conservano molto più a lungo rispetto ai sistemi tradizionali. La durata della conservazione di alcuni prodotti può perfino triplicare. Inoltre il cibo mantiene intatti la freschezza e il sapore, riducendo gli sprechi alimentari.
Negli ultimi anni questo tipo di confezionamento ha favorito lo sviluppo di una delle innovazioni più rivoluzionarie della cucina: la cottura sottovuoto. Questa tecnica prevede di cuocere gli alimenti in acqua, all’interno di buste di plastica sigillate, a basse temperature, normalmente tra i 55° e i 60°, per un tempo molto lungo. Questo sistema consente di cuocere in modo uniformemente il cibo. Inoltre, eliminando l’aria, il calore passa direttamente dall’acqua alla pietanza che conserva tutte le sue qualità organolettiche.
Oggi si stima che nei Paesi occidentali il 40% degli alimenti venga confezionato sottovuoto almeno in una fase della propria vita commerciale. Mentre i cibi conservati in atmosfera modificata rappresentano il 12% dei prodotti. Le attrezzature che rendono possibile il sottovuoto rivestono quindi una grande importanza per la sicurezza alimentare e per la qualità dei cibi che mangiamo. Esse permettono di avere ingredienti più sani più a lungo, riducendo la proliferazione di batteri e il pericolo di contaminazione con altri alimenti. Ci consentono di assaporare alimenti più gustosi, più ricchi di sapori e aromi.
In questi anni Syen ha collaborato con primarie aziende nel settore delle attrezzature per la ristorazione professionale e della cucina per migliorare la gestione delle confezionatrici sottovuoto. Ha progettato e realizzato sistemi elettronici che permettono di controllare il funzionamento di questi dispositivi, regolando l’azionamento della pompa sottovuoto e l’impianto di immissione del gas inerte. Per semplificare e velocizzare il lavoro in cucina queste confezionatrici sottovuoto sono dotate di programmi preimpostati che consentono di automatizzare alcune funzioni, come la marinatura e l’infusione. Integrandosi con il design delle attrezzature per la cucina, gli apparecchi dispongono comandi touch screen facili da usare e intuitivi.
Scopri di più con le nostre case history sulle confezionatrici sottovuoto.
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